L’argomento criptovalute affascina tutto il mondo da diversi anni, ormai, ma allo stesso tempo lo spaventa. Sicuramente chi le utilizza è un pioniere di un nuovo modo di fare mercato e il loro potenziale è ancora tutto da scoprire. Se sei qui, a leggere questo articolo, probabilmente non sei nuovo a questo tema e, nonostante l’interesse, ti preoccupa l’imprevedibilità e la volatilità delle criptovalute più famose come Bitcoin, Ethereum ecc.. Infatti, a differenza delle valute fiat, un grosso svantaggio delle criptovalute è proprio la mancanza di stabilità. In realtà non è proprio così perché esistono le stablecoins. Continua a leggere e ti spiegherò cosa sono.
Significato di Stablecoin
Se vuoi capire cosa significa stablecoin, sicuramente devi aver ben chiaro cosa sono le criptovalute. Detto questo, la parola si traduce in italiano come “moneta stabile”, e a differenza delle criptovalute tradizionali, le Stablecoin hanno il loro valore ancorato ad un asset ben preciso, ad esempio quella di una valuta Fiat (Euro, Dollaro, Sterlina).
Quindi, se devo spiegare in poche parole le cosa sono le stablecoin, direi che sono delle valute digitali, forse meno conosciute del bitcoin, che si propongono di offrire la stessa solidità dei fiat money come Euro e Dollaro. Riescono nel loro scopo perché sono sostenute da reserve asset, ovvero una riserva finanziaria (denaro reale) la cui validità è garantita da enti come le banche.
Se non riesci a comprendere il loro funzionamento, non preoccuparti perché tra poco ti mostrerò le varie tipologie di Stablecoin e come funzionano.
Grazia alla loro stabilità, quindi, le stablecoins, risultano essere particolarmente adatte ad un uso quotidiano e rivolte ad un target estremamente più vasto.
Ad esempio, credo che fare la spesa con criptovalute instabili, come bitcoin, potrebbe risultare scomodo ed imprevedibile. Mentre la “moneta stabile” si può adeguare a questo tipo di attività, essendo appunto simile alle valute fiat.
Entrando nello specifico, la tipologia più famosa di Stablecoin è sicuramente quella legata alle valute Fiat come Euro o Dollaro, facendo un rapporto Stablecoin Euro: 1 stablecoin è uguale a 1 Euro (o dollaro, o sterlina, a seconda della valuta che supporta la criptovaluta).
Grazie a queste particolari criptovalute eviti l’imprevedibilità dovuta a slittamenti di prezzo, e credo che risulterebbe molto più semplice fare la spesa, non credi?
Tipologie di Stablecoin
Poco fa ti ho accennato che esistono diverse tipologie di stablecoin, in tutto 3. La più comune è chiamata Fiat-backed stablecoins, che in italiano si può tradurre come “collaterale in valuta fiat”. È quella di cui ti ho appena parlato, la stablecoin con il rapporto 1:1.
Fiat-backed Stablecoins
È la tipologia più diffusa di stablecoin poichè sono garantite e supportate da valute già esistenti come il Dollaro (USD), l’Euro (EUR) o la Sterlina (GBP).
Queste stablecoin hanno un rapporto 1:1 con la rispettiva valuta Fiat, questo significa che 1 stablecoin è uguale a 1 unità di valuta fiat (dollaro ad esempio). Per poter permettere questo rapporto, per ogni stablecoin esistente, esiste una vera valuta fiat conservata all’interno di un conto bancario.
Semplificando, se tu avessi 100 token di una stablecoin legata al valore del Dollaro, avresti come valore Fiat, 100$ nel tuo wallet.
Nel momento in cui qualcuno volesse riscattare il valore della stablecoin (quindi scambiare la criptovaluta con dollari, euro o sterline), l’entità che la gestisce restituirà l’importo della valuta Fiat al conto bancario della persona. Le stablecoin scambiate, verranno distrutte.
Di solito è questa la tipologia a cui tutti si riferiscono quando sentirai il termine “Stablecoin” (ma non sempre!).
La stablecoin più popolare è Tether (USDT), una delle più grandi criptovalute per capitalizzazione di mercato e una di quelle con più alti volumi di scambi giornalieri. Tuttavia, Tether, è stata piena di critiche e problematiche che hanno fatto scalpore nel corso degli anni, i quali hanno fatto perdere la fiducia di moltissimi utenti.
Altre stablecoin popolari sono sicuramente TrueUSD (TUSD), USDC, Il Paxos Standard (PAX) e il Gemini Dollar (GUSD).
Crypto-Collateralized Stablecoins
Questa seconda tipologia, conosciuta in Italia come “collaterale sostenuto da altre criptovalute”, è molto simile alla fiat-backed stablecoins ma con una sostanziale differenza. Infatti, se decidi di utilizzarla, non avrai bisogno di affidarti ad una Banca per sostenere il collaterale, bensì da altre criptovalute.
In questo modo sarà possibile mantenere una delle fondamentali caratteristiche delle criptovalute, ovvero la decentralizzazione.
E la volatilità?
Per ridurre il rischio di volatilità del prezzo, queste particolari stablecoin sono “sovra-collaterizzate” in modo da poter contenere le fluttuazioni della quantità di criptovaluta messa in garanzia.
Sembra difficile da comprendere, ma è più semplice di quel che pensi. Magari con un esempio riesco a spiegarmi meglio:
Esempio
Hai a disposizione 1000€ in criptovaluta Ethereum. Se volessi ottenere delle stablecoin di questa tipologia devi mettere in garanzia i tuoi 1000€ di Ethereum e ne otterresti, ipotizzo, 500€ in stablecoin.
In questa maniera le tue stablecoin possono supportare un calo di prezzo del 50% della criptovaluta messa a garanzia.
La stablecoin cripto-collaterizzata più famosa è DAI, una criptovaluta che ha un valore ancorato al dollaro, ma è supportato da Ethereum (ETH) tramite degli smart contract.
Non-Collateralized (algorithmic) Stablecoins
Questa terza categoria, definita anche “stablecoin non collaterale”, non è sostenuta da enti o altre criptovalute ma si affida agli algoritmi e agli smart contracts, ovvero programmi o applicazioni che girano sulle blockchain, che ne mantengono la stabilità. Quindi queste stablecoins si legano alla fiducia perché in pratica senza garanzia.
Questa tipologia tipologia di stablecoin utilizza un sistema governato da algoritmi che permettono di controllare la loro offerta.
Se la domanda aumenta, vengono create nuove stablecoin per ridurre il suo prezzo a un livello standard. Se la stablecoin perde valore, allora vengono acquistate per ridurre l’offerta. In teoria, il funzionamento è simile al sistema delle valute tradizionali (dollaro, euro, sterlina …).
Una delle stablecoin non collaterali più popolari è Carbon, che punta a essere una criptovaluta stabile con l’obiettivo di semplificare il passaggio da Fiat a Crypto.
Conclusioni
In genere le stablecoin collateralizzate alle valute Fiat enti sono quelli più usate attualmente, anche se le altre due categorie hanno i loro vantaggi.
Questa tipologia di criptovalute è la più utilizzata per ottenere dei guadagni passivi. Infatti, le stablecoin offrono dei rendimenti passivi molto alti se vengono depositate all’interno di piattaforme dedicate.
Le criptovalute, dopo un esordio che le ha portate a una fama e un successo senza precedenti, con gli anni hanno mostrato i loro pro e i loro contro e il loro utilizzo è diventato più moderato (anche perché sono ancora in molti a non conoscerle).
La categoria delle stablecoin è riuscita ad affermarsi nel 2018 grazie alle sue caratteristiche, in grado di colmare un’importante lacuna di altre criptovalute, ovvero la volatilità. Il suo potenziale è veramente grande e certamente il suo impatto sul mercato continuerà a crescere nei prossimi anni.
Ogni articolo non è da intendersi come consiglio finanziario. Questo articolo potrebbe contenere dei link affiliati. Per maggiori informazioni, visita la pagina disclaimer.
Lascia una risposta