Negli ultimi tempi avrai sicuramente sentito parlare del metaverso, probabilmente in correlazione agli NFT, ma sei riuscito a comprendere di cosa si tratta?
Probabilmente no, dato che il metaverso è un concetto ancora in fase di definizione e, nonostante ciò, vi è chi ne fa già un abuso, come la Coca-Cola che ha da poco rilasciato una limited edition “proveniente dal metaverso”, frase che non vuol dire assolutamente nulla ed è una chiara manovra di marketing avente lo scopo di attirare l’attenzione.
Così come il World Wide Web (www.) si è sviluppato da un concetto totalmente diverso, la medesima cosa potrebbe avvenire nel caso del Metaverso.
Il World Wide Web non è altro, infatti, che un’evoluzione dell’idea e dell’applicazione dell’ipertesto, nato inizialmente per tutt’altra ragione. Nel 1945 Vannevar Bush definì “Memex” un dispositivo in grado di contenere tutti i libri, le comunicazioni e le altre fonti scritte e di collegarli meccanicamente per associazione.
Il desiderio di creare quella che potremmo definire come una libreria perfettamente categorizzata e avente tutti i testi del pianeta si è trasformato nella realizzazione di collegamenti virtuali che dopo decenni si è evoluto in quello che a oggi conosciamo come World Wide Web.
L’evoluzione tecnologica non sempre va come ci si aspetta, anche perché questo avanzamento richiede tempo e contemporaneamente potrebbero avvenire nuove evoluzioni o scoperte che potrebbero portare alla revisione di un prodotto infinite volte al solo scopo di applicare le migliori tecnologie del momento.
Ciò si applica a qualunque cosa, da un videogioco in sviluppo da anni che riceve un ritardo poiché si decide di trasferire tutto su un nuovo motore grafico o su un nuovo software di sviluppo, ad un macchinario per la produzione industriale che viene revisionato a causa dello sviluppo di nuovi componenti più piccoli ed efficienti.
Cos’è il Metaverso?
Si parla di Metaverso sin dalla fine degli anni ‘70, riferendosi con questo termine a qualunque cosa sarebbe divenuta il successore di Internet, qualcosa in grado di fondere in una qualche maniera il mondo digitale con il mondo fisico.
Due Definizioni Principali di Metaverso
A oggi vi sono due definizioni su cos’è il Metaverso.
Una definizione è la non definizione che si ha sin dal 1970, ovvero un qualcosa che permetti l’interazione del digitale nel quotidiano, ovviamente gli avanzamenti tecnologici di questi 50 anni portano a definizioni più concrete che vanno dal portare la tecnologia della realtà aumentata nel quotidiano di tutti, al sincronizzare elementi digitali con avvenimenti del mondo fisico.
L’altra definizione, molto più chiara ma meno realistica (a causa dell’attuale livello tecnologico) definisce il metaverso letteralmente come un mondo virtuale.
Stanco del tuo aspetto fisico, delle tue abilità fisiche o della monotonia di questo mondo? Accedi al mondo virtuale e forgia il nuovo te stesso così come hai sempre desiderato.
Molto facile immaginare tutto ciò dato che di base si tratterebbe di un videogioco che necessita di un livello di immersione totale, quale la totale ricezione dei movimenti corporei e una perfetta visione del metaverso.
Potremmo dire che il set base prevede un visore VR, degli indumenti con sensori e una piattaforma che eviti di andare in giro muovendosi. Tutto ciò esiste già, ma il costo è troppo elevato per l’utenza e il livello tecnologico non è sufficiente.
Inutile dire che le potenze economiche e tecnologiche stanno prendendo di mira qualunque definizione di metaverso per poterne trarre quanto più profitto possibile.
Per quanto la seconda definizione, infatti, possa sembrare interessante strettamente per un pubblico di videogiocatori, è altresì vero che negli ultimi anni sempre più videogiochi riescono a offrire esperienze cinematografiche uniche, non è infatti un caso che moltissimi giocatori adorino utilizzare il VR per giochi horror al fine di enfatizzare le proprie reazioni.
Personalmente non credo sia un caso il fatto che si stia tentando di inserire spot pubblicitari anche all’interno di videogiochi a pagamento, probabilmente si tratta di uno dei tanti step per testare approcci di guadagno con questi media.
Recenti Ridefinizioni, Speculazioni ed Evoluzioni del Concetto di Metaverso
Sicuramente avrai sentito che nel Febbraio del 2019 Epic Games ha dichiarato di avere il metaverso come obiettivo e, dato che parlando di Epic Games parliamo di Unreal Engine, vi è una concreta possibilità che voglia raggiungere questo obiettivo collegando in una qualche maniera i giochi sviluppati in Unreal Engine, puntando quindi a un metaverso inteso come mondo digitale che interconnette più videogiochi.
Fornite è uno dei capisaldi di Epic Games e, nonostante quanto appena detto, è anche vero che si è inteso come metaverso anche il “semplice” concerto avvenuto su Fortnite qualche tempo fa. Una correlazione quindi tra il mondo digitale e quello reale.
Mark Zuckerberg ha deciso di rinominare Facebook in “Meta” riferendosi proprio al metaverso ed è anche la ragione per cui sono stati acquisiti il visore VR Oculus, il recentemente annunciato Horizon (un mondo virtuale nel quale interagire) e molteplici tecnologie quali occhiali AR e interfacce per far comunicare il cervello direttamente con il dispositivo.
Sono molte le speculazioni su cosa potrebbe essere il metaverso e sul come potrebbe funzionare, l’unico problema sono le barriere create dal livello tecnologico.
Durante la presentazione originale di Meta riguardo il metaverso si è vista una ragazza interagire con un video di un concerto live postato da un’amica per poi far apparire il suo ologramma al concerto.
Per quanto un teletrasporto o un’interazione del genere possano sembrare interessanti, la realizzazione è alquanto improbabile.
Chi interagisce con il video, ad esempio, dovrebbe indossare occhiali, auricolari e microfono e l’amica dovrebbe fare altrettanto per vedere e sentire la nuova arrivata?
Anche facendo tutto ciò, come dovrebbe fare la persona già presente al concerto a godersi il concerto mentre è ricoperta di gadget? Sempre ipotizzando che si stia parlando solamente di 2 persone.
Metaverso: Come Funziona?
Data la situazione avrai ben capito che così come non è chiaro cosa sia il metaverso, allo stesso tempo non si può dire come funziona ma solo come la gente crede che dovrebbe funzionare.
A questo punto possiamo differenziare le persone interessate in 2 categorie:
- I sognatori
- Gli investitori
Sognatori: Metaverso come Sogno di Videogiocatori e Lettori
I sognatori sono, ad esempio, tutte quelle persone che guardando il film “Ready Player One” sono rimasti a bocca aperta e non vedono l’ora che tutto ciò possa divenire realtà, sono quelle persone che si aspettano principalmente un universo digitale al quale poter accedere e interagire non grazie a un normale schermo, ma con un sistema d’interazione quanto più all’avanguardia possibile.
Molti amanti degli anime giapponesi fantasticano su tutto ciò da un bel pò ti tempo, non è infatti un caso il fatto che negli ultimi anni ha preso forma il genere degli isekai, ovvero un genere di anime che prevede l’accesso di almeno un protagonista a un mondo parallelo che può essere virtuale, fantastico o indefinito.
Il passaggio a quest’altro mondo può avvenire per caso, per magia, a causa di uno strano evento, di una profezia, della morte di un personaggio che si reincarna in un altro mondo o semplicemente rimanendo bloccati all’interno di un videogioco.
L’importanza di isekai e sci-fi nel concetto di Metaverso
Parlando di isekai non si può non parlare di Sword Art Online, anime che inizia in maniera abbastanza realistica da far sembrare tangibile la possibilità di ricreare la medesima tecnologia e sempre più appassionati sarebbero pronti a sfruttarla senza pensarci due volte, se esistesse.
Per quanto l’inizio dell’anime preveda infatti il rapimento di un numero spropositato di videogiocatori che si ritrovano bloccati in un gioco mortale senza possibilità di disconnettersi e sopravvivere, l’incipit è alquanto interessante.
Rapimento a parte, infatti, l’accesso al gioco viene effettuato tramite un visore molto simile a quelli attualmente sul mercato (ma molto più avanzato) e tramite un apparecchio che con una connessione alla colonna vertebrale è in grado di intercettare i segnali del cervello indirizzati al proprio corpo, permettendo quindi di muoversi all’interno del gioco sfruttando il proprio avatar invece di muoversi per casa.
Tutto ciò porta ad una immedesimazione quasi totale.
Libri e film che introducono possibili Metaversi
Per quanto vi siano molte storie simili, quale la serie di libri “Hyperversum”, solo in poche presentano un accesso ad un altro mondo abbastanza realistico.
Proprio per questa ragione, credo non si tratti di una coincidenza il fatto che il termine “Metaverso” è divenuto sempre più utilizzato quando al cinema sono apparsi titoli quali “Ready Player One”, “Ralph spacca internet” e “Free Guy”.
Ready Player One, in particolare, presenta un possibile futuro talmente orrendo da essere molto più che realistico. Un mondo alla mercé di inquinamento e povertà dove però la tecnologia è molto più avanzata e alla portata di molti, permettendo l’accesso ad un mondo virtuale, un Metaverso, che nella realtà del film è diventato il vero pianeta.
All’interno di questo mondo la maggior parte della gente vive e lavora, tornando alla realtà solo per fare il minimo indispensabile per sopravvivere.
Ciò che desiderano gli appassionati
I sognatori sono tutti coloro i quali sono rimasti esterrefatti dai variegati mondi di libri, anime, film e videogiochi, sono quelle persone che non vedono l’ora di poter usufruire di un Metaverso del genere.
Parliamo quindi di gente appassionata che vorrebbe “vivere realmente” in mondi fantasy ricchi di avventure e missioni, in mondi futuristici nei quali esplorare i meandri dello spazio, in mondi nei quali dimostrare di essere il migliore, non solo con un pad alla mano, in combattimenti corpo a corpo, discipline sportive e persino in guerra.
Probabilmente tutti gli amanti dei social, influencer in particolare, adorerebbero poter essere rappresentati da un avatar costantemente personalizzato e comunicare nelle maniere più disparate con i propri followers.
Gli Investitori: Metaverso Come Investimento più Proficuo di Sempre
Gli investitori sono coloro i quali, invece, cercano di definire il metaverso in maniera tale da essere quanto più redditizio e facilmente realizzabile possibile.
Nel mondo del capitalismo si tratta di qualcosa di normale, ma a causa di ciò non si è riusciti a definire del tutto il concetto di metaverso e ciò porta parecchia confusione (specialmente quando si sfrutta il termine per pure manovre di marketing, come nel caso della Coca-Cola).
Solo il tempo ci dirà se questa confusione causerà un ritardo nella realizzazione di un Metaverso o se causerà la creazione di una moltitudine di Metaversi di diversa natura.
Rischi e barriere tecnologiche
Le barriere tecnologiche creano ulteriori dubbi in quanto si vuol creare qualcosa da utilizzare costantemente e con cui poter interagire con semplicità, ma come fare tutto ciò?
Un esempio sono gli occhiali AR che hanno ricevuto molte critiche in quanto “la gente non verrà investita per strada poiché distratta? Magari da una notifica o da una pubblicità?”.
Anche creando una tecnologia mobile del genere, come alimentarla costantemente?
Quali sarebbero i costi e i rischi? Senza dimenticare l’importanza del dover guadagnare tramite il Metaverso, come gestire dei beni digitali in maniera tale che abbiano una rilevanza per l’utenza?
NFT Come Beni Digitali all’interno del Metaverso
Sono ancora tante le domande, ma con gli NFT sembra stiano arrivando le prime risposte, dato che gli NFT potrebbero rappresentare i beni all’interno del Metaverso.
Come fare però a collegare gli NFT di tutti gli utenti di tutto il mondo all’interno delle ipotetiche sottostrutture del Metaverso?
Come fare ad esempio per acquistare una skin su Fortnite e poterla applicare al proprio avatar anche al di fuori di Fortnite e all’interno, ad esempio, di altri videogiochi?
La risposta è abbastanza semplice: una collaborazione perfetta tra tutti gli interessati e l’utilizzo di tool in comune. La realizzazione pratica è però quasi impossibile.
Il Metaverso si Baserà sui Videogiochi?
Vedremo quindi come funzionerà il metaverso solo in un secondo momento. Difficilmente in pochi decenni si avrà un risultato effettivo, ben fatto e possibilmente universale. In pochi anni potremmo però imbatterci nella nascita di molteplici piccoli metaversi, probabilmente basati sui videogiochi.
Ubisoft ha tentato un approccio con gli NFT e, se dovesse riuscire a rifinire il prodotto, potrebbe creare un metaverso Ubisoft.
Una sorta di Metaverso potrebbe essere già in lavorazione con il nuovo capitolo di Assassin’s Creed sul quale vi sono parecchie speculazioni.
L’ipotesi più realistica prevede una sorta di gioco di Assassin’s Creed “Hub” per permettere l’accesso a diversi titoli da un unico gioco, risparmiando sui costi di realizzazione, permettendo di avere titoli più duraturi e permettendo all’utenza di acquistare molti più contenuti digitali extra in quanto verrebbero utilizzati su diversi titoli nel corso degli anni.
Il fenomeno degli NFT lo potrei definire quindi come lo sviluppo di una tecnologia che sembra destinata a essere strettamente legata all’evoluzione e alla realizzazione del Metaverso.
Ogni articolo non è da intendersi come consiglio finanziario. Questo articolo potrebbe contenere dei link affiliati. Per maggiori informazioni, visita la pagina disclaimer.
Lascia una risposta